03 aprile 2017

Agribologna investe nel futuro con il Bio e la Produzione Integrata.

Agribologna investe nel futuro con il Bio e la Produzione Integrata.

Dopo l'importante riconoscimento da parte del MIPAAF con la certificazione SQNPI, il Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata, Agribologna ha deciso di aprire un percorso di sviluppo nella propria base sociale per la conversione di 100 di ettari da produzione tradizionale a biologica.
 
L'elevata sensibilità dei soci del Consorzio nei confronti della salubrità dei loro prodotti per i consumatori di oggi e di domani, si sta progressivamente rivolgendo verso l'aggregazione di aziende agricole caratterizzate da un orientamento di produzioni che siano non solo a Produzione Integrata ma anche Biologica.

Dopo l'importante riconoscimento da parte del MIPAAF con la certificazione SQNPI, il Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata, Agribologna ha deciso di aprire un percorso di sviluppo nella propria base sociale per la conversione di 100 di ettari da produzione tradizionale a biologica.  

L'elevata sensibilità dei soci del Consorzio nei confronti della salubrità dei loro prodotti per i consumatori di oggi e di domani, si sta progressivamente rivolgendo verso l'aggregazione di aziende agricole caratterizzate da un orientamento di produzioni che siano non solo a Produzione Integrata ma anche Biologica.

Fra i soci del Consorzio, già oggi vi sono imprese che dedicano parte del loro ettarato al biologico, come la Cooperativa Il Bettolino per le piante aromatiche, l'Azienda Francesco Vecchio per gli agrumi e la Cooperativa Coltivare in Fraternità per gli ortaggi.

Il progetto Bio, recentemente approvato dal Consiglio di Amministrazione di Agribologna, prevede la conversione di oltre 100 ha, su un totale di 2700, da dedicare principalmente agli ortaggi in campo e in serra, fra cui zucchino, meloni, angurie, insalate, cetriolo, cavoli e fragole. 


Le aziende coinvolte sono dislocate su un territorio che va dall'Emilia-Romagna al Lazio. Nel complesso durante la prima fase, che avrà come orizzonte temporale la primavera / estate 2019, saranno una dozzina le imprese che convertiranno le loro produzioni da tradizionale a biologiche.

Una sfida per il futuro del Consorzio Agribologna che vuole, anche con questa operazione, mettere al centro del rapporto con il consumatore finale i prodotti e i soci, con l'evidenziazione della loro identità e personalità. Con la diversificazione produttiva la cooperativa si pone l’obiettivo di sostenere il reddito delle imprese agricole.